È sabato 19 Marzo, sono le 8:30 del mattino e il cielo è
piuttosto nuvoloso, i postumi del viaggio di ieri ancora si fanno sentire.
Siamo
in ritardo e dobbiamo ancora fare colazione, prepararci, sistemare decentemente le
camere e raggiungere la hall, distante un’infinità di scalini.
Alle 9 in punto, le insegnanti e le guide ci aspettano fuori ma ancora molti mancano all'appello. Probabilmente se ne starebbero volentieri "abbracciati" a una tazza di latte caldo. Ma è ora di partire!
Un quarto d’ora dopo, facciamo il primo passo in una giornata di
conoscenza e dolore ai piedi, incamminandoci verso Puerta del Sol, una delle piazze più belle e popolate di Madrid.
Alle 11:30, dopo piccole soste
lungo la via, giungiamo al museo Reina Sofia, dove possiamo ammirare opere di
artisti del calibro di Dalì, Mirò e ovviamente Pablo Ruiz Picasso. E' inclusa nel tour l’inestimabile
Guernica, tragica e poetica ma soprattutto meravigliosa nella sua cruda
realtà.
Ci lasciano liberi di pranzare e girovagare. In molti colgono l’occasione
di provare i piatti tipici quali paella, tapas e i meravigliosi bocadillos con calamares.
Alle 15 si ricomincia a camminare, con grande rammarico dei più
pigri, concludendo il "calvario" al museo Thyssen con oltre due emozionanti ore in
compagnia di una guida che parla un colorito italiano, con gli impressionisti francesi e pop art.
Dopo essere tornati alla nostra nuova "casa" provvisoria, bisognosi di una doccia e di supporto psicologico, la nostra mente, affaticata dalla troppa cultura, porta il pensiero, d’accordo con lo stomaco, ad una sostanziosa cena.
Desiderio
soddisfatto dal buffet del ristorante Fresco Fuentes così che con lo stomaco
pieno e i piedi doloranti, ci ritroviamo tutti a più comoda sede, ignari delle "insidie" che ci aspettano...domani!.