La Reconquista

La Reconquista (spagnolo e portoghese per riconquista) fu il periodo di 750 anni in cui avvenne la riconquista dei Regni moreschi musulmani di al-Andalus (in arabo: الأندلس‎, al-Andalus) della Penisola iberica (le attuali Spagna e Portogallo) da parte dei sovrani cristiani, che culminò il 2 gennaio 1492, quando Ferdinando e Isabella, Los Reyes Católicos ("I Re Cattolici"), espulsero dalla Penisola l'ultimo dei governanti musulmani, Boabdil di Granada, unendo gran parte della Spagna odierna sotto il loro potere (la Navarra verrà incorporata solo nel 1512). 



                                                                                                                                                                 
STORIA

La conquista musulmana da parte degli Omayyadi di al-Andalus nel 711 ai danni dei Visigoti avvenne nei primi anni dell'VIII secolo, e con la Battaglia del Guadalete, i musulmani avevano conquistato gran parte della Penisola iberica nel giro di cinque anni. La Reconquista si può far iniziare dalla prima ribellione di Pelagio, nel 718. Le battaglie contro i musulmani non impedirono ai regni cristiani di combattersi l'un l'altro o di allearsi con i sovrani musulmani che pure erano in guerra o inimicizia fra loro. Ad esempio, i primi re di Navarra erano familiari dei Banu Qasi di Tudela mentre Emiri e Califfi omayyadi di al-Andalus (e, successivamente, altri sovrani dei Reinos de Taifas) ebbero spesso mogli o madri nate cristiane. Ovviamente però, secondo la fede islamica, era proibito il contrario, ovvero le donne musulmane non potevano sposare uomini cristiani. Anche campioni cristiani come forse anche El Cid vennero assunti da signori musulmani della Taifa per combattere contro i loro vicini. Negli ultimi anni di al-Andalus, la Castiglia aveva la potenza militare necessaria a conquistare i resti del Sultanato di Granada, ma i re preferirono incassare i tributi imposti ai musulmani (parias), dal momento che il commercio granadino con il Vicino Oriente islamico e il Nordafrica era ancora florido e i parias erano il principale mezzo con cui incassare il prezioso oro africano, che poi si diffondeva nell'Europa medioevale, strutturalmente a corto di tale metallo prezioso. Nell'Alto Medioevo, la lotta contro i musulmani in Spagna fu collegata alla lotta dell'intera Cristianità. Gli ordini militari come l'Ordine di Santiago, l'Ordine di Montesa e l'Ordine Militare di Calatrava, vennero fondati e chiamati a svolgere la loro attività militare nella Penisola iberica. I Papi chiamarono i cavalieri d'Europa alle crociate nella Penisola, tanto che navarresi, castigliani e aragonesi si riunirono nella colossale e vittoriosa Battaglia di Las Navas de Tolosa (1212). I grandi territori concessi in premio agli ordini militari e ai nobili furono alle origini del latifondismo nell'odierna Andalusia ed Estremadura. Tradizionalmente, il termine "Reconquista", frutto della visione romantica della storia, si è venuto ad assimilare all'idea di una grande crociata nella penisola iberica, intessuta di episodi eroici, che si concluse con il recupero del territorio spagnolo dal dominio islamico. L'idea di "Reconquista" presuppone una precedente “conquista”, nel senso che si sviluppa nel riprendere ciò che era stato conquistato. Ovviamente la Reconquista ebbe fasi alterne e lunghi periodi di stasi, né ebbe sempre il carattere di “guerra religiosa” che le conferirono, negli ultimi anni, i Re Cattolici; al contrario, furono frequenti i casi di alleanza occasionale fra musulmani e cristiani, in lotta contro i rispettivi correligionari: emblematico fu il caso del Cid Campeador del quale parleremo più avanti. Nelle linee generali, la Reconquista si può distribuire in quattro periodi: 1) resistenza dei piccoli regni cristiani pirenaici (Asturie, Navarra, Aragona, Marca Ispanica) contro la schiacciante supremazia del Califfato di Cordova, fino al 1031 quando questo crollò travolto dalle lotte intestine che, lungi dall'esaurirsi, agevolarono alquanto la Reconquista cristiana; 2) offensiva dei maggiori regni cristiani (Castiglia, Aragona, Navarra e Portogallo) che li portò a riconquistare quasi tutta la penisola verso la metà del sec. XIII e ha il suo culmine nella battaglia di Las Navas deTolosa (1212); periodo caratterizzato dalla “limpieza de sangre”, una vera e propria pulizia etnica realizzata dai cristiani per epurare la penisola iberica dai musulmani e dagli ebrei. 3) lunga stasi dovuta alle discordie fra i regni cristiani (sec. XIII-XV); 4) guerra di Granada (1481-92) a opera di Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia. Il lungo periodo della Reconquista rappresenta uno dei momenti fondamentali della storia e della cultura della Penisola Iberica. Settecento anni di coabitazione tra musulmani e cristiani in un Paese diviso in regni dai confini fluidi, hanno facilitato un profondo processo che impedì che le opposte religioni divenissero un ostacolo insuperabile all'influenza reciproca delle culture. La superiore civiltà degli Arabi si impose ben presto tra i cristiani. Né l'avanzare della Reconquista eliminò il fenomeno, perché i nuclei mozarabi, i mudéjares e le comunità aljamas continuarono a svolgere la loro funzione di agenti dell'influenza islamica che dalla Spagna si propagò in Francia, Provenza e Italia. Accanto all'arte, occorre ricordare l'influenza, talora fondamentale, della scienza (dalla matematica alla medicina) e del pensiero arabi sull'Europa medievale. 

CURIOSITA’ 

L'Inquisizione spagnola fu l'inquisizione che ebbe luogo in Spagna sotto il controllo dei re spagnoli. Essa fu il risultato della politica di conversione dei musulmani e degli ebrei al Cristianesimo. L'Inquisizione fu anche un importante mezzo per rinforzare la "limpieza de sangre", sempre contro i discendenti di musulmani ed ebrei. Fu infine usata per perseguitare gli omosessuali.